Swing: Storia e Balli

Il Balboa, tutto il fascino della California

Un nome storico e geografico, un Padiglione sull’Oceano, piste strette e piccoli passi: così la necessità si fece virtù e nacque uno stile di ballo elegante e ineguagliabile.

IL MARINAIO CHE SCOPRÌ IL PACIFICO

Cosa può mai entrarci un esploratore con un ballo? Vasco Nunez de Balboa di mestiere faceva il “conquistatore”, ovvero era il capitano di uno di quei galeoni spagnoli che a cavallo del 1500 attraversavano l’Atlantico in cerca di nuove terre, frutti proibiti e possibilmente giacimenti di oro sonante. Si deve a lui, nel settembre 1513, la scoperta dell’istmo di Panama, ovvero di quella lingua di terra che fino alla creazione dell’omonimo Canale, impediva il collegamento tra i due oceani.
Fu questo tal Balboa a scoprire insomma, per nome e per conto degli europei, che, oltre l’Atlantico, beh c’era anche il Pacifico e che Cristoforo Colombo non poteva essere arrivato fino al Giappone, almeno passando di lì, per la scorciatoia tra le due Americhe.
Il minimo fu intitolargli, quindi, nei secoli seguenti una moneta di conio, quella panamense, e da parte degli Stati Uniti una piccola penisola nel Sud della California, territorio di Newport Beach, a un’ora di treno da Los Angeles direzione San Diego. Che si chiamò appunto Balboa.

Vasco Nunez de Balboa

TUTTI AL MARE E... AL PADIGLIONE

Ancor meno, penserete, può entrarci il medesimo ballo con una speculazione edilizia. Eppure andò proprio così.
In una lettera del 20 settembre 1905, il Dipartimento della Guerra di Washington concesse alla Newport Bay Investment Company il permesso di costruire e mantenere, nella nuova Balboa Peninsula, un edificio con lo scopo di "rimessa per barche, stabilimento balneare e padiglione" con 65 metri quadri di facciata sull'acqua del Pacifico, subito divenuto celebre per la lunga linea del tetto spiovente e la cupola vittoriana ornata sulla sua sommità: il Balboa Pavilion.
Rafforzato in breve da un molo oceanico e da un hotel, in concomitanza con il completamento della Pacific Electric Red Car Line, la ferrovia che da Pasadena si snodava attraverso Los Angeles e Long Beach e terminava nel centro di Balboa. Il tutto per attirare in quella zona, originariamente paludosa e malsana, potenziali acquirenti di terreni.
Quando la linea ferroviaria fu aperta il 4 luglio 1906, quasi mille bagnanti presero d’assalto il treno che in un'ora di viaggio sui vagoni rossi li recapitò da Los Angeles a Balboa per godersi la spiaggia, il padiglione e il molo. Nelle vicinanze sorsero in fretta file di fragili cottage sul mare per ospitarli. Il piano della Newport Investment Company, che prevedeva un investimento di 15.000 dollari nel Padiglione, aveva funzionato.

BAGNI, SFILATE, BARBIERE E SWING!

Il Balboa Pavilion consisteva originariamente in una sala riunioni da 750 metri quadri al secondo piano e un semplice stabilimento balneare al primo, dove i bagnanti potevano cambiarsi d’abito e indossare i modaioli costumi a noleggio. Poi arrivarono un ufficio postale, un barbiere chiamato “Lucky Tiger Jack” capace di scolarsi tra un brandy e l’altro il suo stesso tonico per capelli, le sfilate di bellezza del 4 luglio, il noleggio barche, le escursioni.
E, naturalmente la musica!
Tra la fine degli anni ’20 e l’inizio dei ’30 il Padiglione, ormai divenuto celebre in tutta la California del Sud, iniziò a ospitare anche le Big Band. Nei fine settimana si potevano ascoltare Count Basie, Benny Goodman, i Dorsey. Phil Harris e la sua band erano l’appuntamento fisso delle serate feriali.

Il Balboa Pavilion

Si ballava sulla musica Jazz e Swing, con influenze di Charleston e perfino di vecchi balli da sala come il Foxtrot e la Rumba. A quel tempo, il Lindy Hop impazzava ad Harlem e sarebbe arrivato nella Costa Ovest solo con l’avvento delle trasmissioni radiofoniche. Ma i ballerini del luogo misero insieme nel frattempo passi e figure adattati alla nuova musica “in levare”. Con tanto di rotazioni e slanci di gamba, torsioni e distacchi tra partner. Inizialmente questo ballo fu chiamato semplicemente Swing, qualche anno dopo “SoCal (Sud California) Swing” e “LA (Los Angeles) Swing”. Fra i più noti protagonisti della scena swing dell’epoca, quattro coppie spiccavano su tutte (tanto da essere definite i “Big Four” del Balboa):  Maxie Dorf con Mary McCaslin, Hal Takier con Betty Takier, Lawrence Wise con Lillian Arnold e Gil Fernandez con Venna Cascon.

UN NICHELINO PER OGNI BALLO

L'ingresso in sala era gratuito, ma per ballare nella pista recintata si doveva pagare il biglietto. Non una volta ma…tante. Sì, proprio come alle giostre e nelle mitiche autoscontro del secolo scorso! Un nichelino alla volta per entrare in pista. Al completamento di ogni brano musicale, le corde laterali andavano giù e la pista da ballo veniva rapidamente liberata. Quindi le corde venivano rimesse a posto e i ballerini dovevano utilizzare un nuovo biglietto da un nichelino per farsi un altro giro.
Ma non solo. Ai ballerini era decisamente sconsigliato di agitarsi troppo. La pista era stretta, la ressa considerevole, la tacchettata assicurata anche più di un deciso spintone. Più tardi, a causa di questa debolezza strutturale dell’edificio venne affisso un cartello con l’eloquente scritta: “Il jitterbug è vietato”. State calmi se potete…
E’ così che di fatto nacque il Pure Balboa o Pure-Bal, inteso come ballo swing. In spazi ristretti erano necessari passi piccoli e concentrati oltre a una posizione molto chiusa tra ballerini, senza giri e momenti di spazio. Un ballo di coppia che si basa quindi sulla connessione completa fra i due corpi (spesso per il Balboa le follower optano per una scarpa a tacco alto che aiuta a mantenere il peso del corpo in una posizione “in avanti” e di conseguenza a mantenere la connessione con il leader), con molti cambi di peso, a volte invisibili agli spettatori, con steps veloci e sincronizzati tra leader e follower, noti come Footwork.
E che prevede un passo base composto da 8 tempi, che vengono suddivisi in due momenti di 4 tempi ciascuno. Grazie a questa struttura il Balboa offre molte possibilità di improvvisazione e di aggiunta di variazioni personali alla coreografia. E si può ballare anche a ritmi medi e più lenti.

DAL "PURE BALBOA" AL "BAL SWING"

Nel corso del tempo, però, soprattutto approfittando dei momenti in cui la pista da ballo non era così affollata, anche solo per il desiderio di ravvivare un po’ l’atmosfera, alcuni ballerini iniziarono a inserire nel ballo variazioni più elaborate e movimentate, lasciando più spazio nella connessione con il proprio partner e abbandonando di tanto in tanto il “petto a petto” così da consentire rotazioni, torsioni, slanci di gamba e vere e proprie acrobazie senza dare limite alla fantasia! Questa danza, combinata con il Pure Bal prese il nome di “Bal Swing“. Restò comunque indispensabile mantenere una postura eretta, anche in presenza di esecuzioni musicali veloci. Risultato finale: un ballo molto elegante, pur restando frenetico il ritmo.

IL RENDEZVOUS BALLROOM PER LA DEFINITIVA CONSACRAZIONE

La popolarità del ballo al Padiglione portò in seguito alla costruzione della Rendezvous Ballroom, una sala molto più grande, a pochi isolati di distanza, sul lungomare, completamente dedicata al nuovo modo di muoversi in pista. I grandi nomi e le folle di ballerini più numerose non si fecero pregare a spostarsi e l'era della danza del Padiglione declinò. Tuttavia, i proprietari organizzarono ancora maratone e maratone di danza per attirare ballerini specie durante la Grande Depressione. Fin quando, con il gioco d’azzardo legalizzato, il Pavilion si trasformò in un vero e proprio casinò, con diverse sale da gioco dove gli avventori potevano giocare a blackjack, penny roulette e altri giochi di carte.
Ma il Balboa aveva ormai preso decisamente la sua strada: un ballo consacrato, conosciuto e praticato anche fuori dai confini dalla California. L’eleganza, come la classe, non è acqua.

Il Rendezvous Ballroom

Chi è l'autore

Vinc

Giornalista professionista e autore di quattro romanzi. Presta la sua penna e il suo inconfondibile stile di scrittura per la crescita di questo Blog.

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